Franz Boas (1858-1942) con tutti i suoi allievi (Alfred Kroeber, Edward Sapir, Ruth Benedict, Margaret Mead e Robert Lowie) ha portato gli Stati Uniti all'avanguardia della ricerca nell'antropologia.
Il suo motto era "TUTTI SUL TERRENO" e utilizzava un metodo di ricerca induttivo sul modello delle scienze naturali, composto da:
- osservazione diretta dei fatti concreti;
- raccolta e analisi dei dati;
- elaborazione di teoria e leggi.
Boas rifiuta l'evoluzionismo, secondo il quale la mente non sia sufficientemente provata da fatti storici e propensa a generalizzazioni troppo ampie.
Secondo lui, ogni cultura è unica e irriducibile ad uno schema universale come quello degli stadi evolutivi. La sua impostazione viene definita particolarismo culturale, caratterizzato dal punto di vista secondo il quale ogni cultura debba essere studiata e compresa in relazione allo specifico ambiente in cui si sviluppa e ai problemi che deve affrontare.
Quest'ultimo è la premessa del relativismo culturale, secondo il quale tutte le culture hanno una loro validità, contrapposto all'etnocentrismo.
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