L'allevamento consiste nella domesticazione di animali.
Il nomadismo pastorale comparve tra il IV e III millennio a. C. Nelle sue forme più antiche, l’allevamento si è sempre presentato inscindibilmente legato agli spostamenti sul territorio. Non a caso, il termine “nomade” e i suoi derivati (“nomadismo” e “nomadico”) hanno origine dal verbo greco némein (“pascolare”): essi si riferiscono quindi a uno stile di vita legato all’allevamento degli animali e alla conseguente necessità di spostarsi per trovare nuovi pascoli, vegetali freschi e ricche sorgenti d’acqua.
LA STORIA DEL CAMMELLO CHE PIANGE:
Il nomadismo pastorale comparve tra il IV e III millennio a. C. Nelle sue forme più antiche, l’allevamento si è sempre presentato inscindibilmente legato agli spostamenti sul territorio. Non a caso, il termine “nomade” e i suoi derivati (“nomadismo” e “nomadico”) hanno origine dal verbo greco némein (“pascolare”): essi si riferiscono quindi a uno stile di vita legato all’allevamento degli animali e alla conseguente necessità di spostarsi per trovare nuovi pascoli, vegetali freschi e ricche sorgenti d’acqua.
LA STORIA DEL CAMMELLO CHE PIANGE:
Data di uscita: 27 maggio 2005
Genere: Documentario
Anno: 2003
Regia: Luigi Falorni, Byambasuren Davaa
Attori: Janchiv Ayurzana, Chimed Ohin, Amgaabazar Gonson, Zeveljamz Nyam, Ikhbayar Amgaabazar, Odgerel Ayusch, Enkhbulgan Ikhbayar, Uuganbaatar Ikhbayar, Ariunjargal Adiya, Dogo Roljav, Chuluunzezeg Gur, Guntbaatar Ikhbayar, Munkhbayar Lhagvaa
Paese: Germania, Mongolia
Durata: 90 min
Distribuzione: Fandango,
Sceneggiatura: Byambasuren Davaa, Luigi Falorni
Fotografia: Luigi Falorni
Montaggio: Anja Pohl
Musiche: Marcel Leniz, Marc Riedinger, Choigiw Sangidorj
Produzione: Film Munchen,
Trama: Mongolia del Sud, primavera. Un giovane cammello è rifiutato dalla madre, così la famiglia proprietaria del cammello farà di tutto per salvargli la vita ma solo con il potere suggestivo della musica la mamma-cammello ritroverà il proprio istinto materno.
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