DUE INTERPRETAZIONI DELLA MAGIA: FRAZER ED EVANS PITCHARD


Frazer si preoccupò di individuare quali fossero i principi del pensiero su cui essa si basa, arrivando a isolarne due:- il principio di similarità
- il principio di contatto
I due principi danno origine rispettivamente alla magia omeopatica e alla magia contagiosa, che sono due rami della magia simpatica, chiamata così perché si basa sull'esistenza di una "segreta simpatia" che rende impossibili azioni a distanza.
Secondo Frazer, la magia in quanto sistema di pensiero o visione del mondo si basa sullo stesso principio della scienza moderna: l'universo è ordinato e uniforme, e in esso ogni causa è seguita da un effetto. Ciò che rende la magia un sistema di pensiero "prescientifico" è l'errata applicazione dei due principi del pensiero, che di per sé, invece sono corretti: l'associazione di idee simili e l'associazione di idee contigue nello spazio e nel tempo.

Edward Evans-Pritchard partecipò a 3 spedizioni nel regno degli Azande, di cui descrisse la cultura nel volume Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande. Per capire le usanze, studiò la lingua e visse a stretto contatto con loro. Ciò gli permise di dare un'interpretazione non semplicistica e innovativa del ruolo sociale della magia. Lui non era interessato alla magia come tappa di un processo evolutivo riguardante tutta l'umanità, ma a un tipo di magia particolare, quelli degli Azande.
Il pensiero magico degli Azande coesisteva con il ragionamento empirico e in un certo senso lo completava, integrandolo da un punto di vista psicologico e sociale. Lo scopo della loro magia  rivolta alle relazioni tra le persone. In questo contesto, la destinazione principale era tra stregoneria e fattucchieria.
Nel contesto culturale di Evans, la magia e stregoneria sono realtà profondamente umane, strumenti con cui difendersi dai nemici o con cui attaccarli; attraverso gli oracoli, gli esorcismi e i vari tipi di rimedi esse danno vita a un sistema di credenze e pratiche assai difficile da smontare perché provvisto di una logica interna.

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