UNA SCIENZA GIOVANE E MODERNA
Ad occuparsi del tema della sociologia ci sono stati anche altri pensatori dell'età antica, medievale e moderna, come per esempio Macchiavelli o Montesquieu. Si tratta di riflessioni marginali condotte all'interno di quadri teorici che non erano ancora finalizzati in modo specifico all'analisi della società. A partire dalla metà del XIX secolo, il sapere sociologico si costituisce come branca scientifica autonoma. Vengono anche costruite le prime cattedre universitarie della nuova disciplina e nascono anche le prime riviste specifiche: "l'american journal of sociology".A Chicago, nel 1892 è nato il primo dipartimento di sociologia nella storia dell'università americana, e si afferma anche un'illustre scuola di pensiero e di ricerca, denominata "scuola di Chicago", che ha formato numerosi studiosi come Robert Park.
UNA SCIENZA FIGLIA DEL MUTAMENTO
- Rivoluzione francese: decretò la fine non solo di un assetto politico-sociale, ma di ogni tentativo di legittimazione dell'ordine sociale fondato sull'autorità e sulla tradizione. Valori come l'uguaglianza dei cittadini, la libertà di opinione e di espressione, la superiorità assoluta della legge, sono affermati nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadini, costituiscono il fondamento non solo delle attuali legislazioni degli Stati democratici, ma anche della nostra percezione quotidiana della convivenza civile, delle sue norme, delle sue funzioni e del suo valore.
- Rivoluzione industriale: determinò la fine di un sistema produttivo secolare, ma anche mutamenti profondi nella struttura della società: ovvero, si creano nuove classi e nuove forme di stratificazione sociale; si modificano i tradizionali legami sociali; vengono stravolte consolidate modalità di vita e di interpretazione tra le persone. La rivoluzione industriale obbligò la cultura a ripensare su nuove basi il problema della convivenza civile.



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