L' opera di Max Weber può essere interpretata come il tentativo di superare questa opposizione tra la concezione
positivista della sociologia e i nuovi
modelli interpretativi che provenivano dalla cultura tedesca.
Da quest'ultima Weber accoglie l'idea della specificità delle scienze umane: ovvero, non si occupano di 'cose" o di strutture sociali, ma di azioni umane, che rimandano a un soggetto cosciente, in grado di compierle intenzionalmente e di dare loro un certo significato.
azioni strumentali: azioni che l'individuo decide di compiere in vista di un determinato scopo;
azioni morali: quando il soggetto sceglie una certa azione guidato da un principio etico oppure da un valore;
azioni tradizionali: si tratta di azioni che riflettono abitudini o regole sociali seguite in modo automatico;
azioni affettive: le azioni nascono da semplici bisogni emotivi dell'individuo.
La necessità di interpretare i
fenomeni sociali come il risultato dell'agire umano e del senso che
gli individui danno alle azioni proprie e altrui non implica
tuttavia, per Weber, la rinuncia al compito proprio di ogni
conoscenza scientifica. Le scienze naturali adempiono a
questo compito riconducendo i singoli fenomeni alle leggi universali
che li governano.
Le scienze umane, invece si occupano della costruzione di tipi ideali, cioè di modelli interpretativi generali, che il ricercatore elabora selezionando o accentuando aspetti di questa realtà, al fine di creare una configurazione coerente.
Weber cerca di interpretare il cambiamento che ha investito la società occidentale a partire dall'età moderna, e che lui chiama "razionalizzazione". Lui intende affermare, la consapevolezza che "tutte le cose possono essere dominate dalla ragione", ovvero che "se solo lo si volesse, si potrebbe sempre giungere a conoscenza".
Questo si affianca a ciò che Weber definisce disincantamento del mondo, cioè al venir meno degli aspetti magici e religiosi della vita.
Secondo Weber, il processo di razionalizzazione ha modificato l'esistenza umana, conducendo a un'organizzazione della vita sociale fondata su criteri di razionalità ed efficienza.
Alcuni esempi sono:
- lo sviluppo della scienza e della tecnologi
- la nascita della burocrazia
- l'affermazione dell'economia capitalista
Da quest'ultima Weber accoglie l'idea della specificità delle scienze umane: ovvero, non si occupano di 'cose" o di strutture sociali, ma di azioni umane, che rimandano a un soggetto cosciente, in grado di compierle intenzionalmente e di dare loro un certo significato.
L'oggetto
della sociologia, secondo lui, sono le «azioni
sociali», cioè i comportamenti individuali che hanno un significato sociale dal punto di vista soggettivo, cioè che sono
influenzati dalla presenza di altri individui o da ciò che il
soggetto agente si aspetta da loro.
LE TIPOLOGIE DELL'AZIONE SOCIALE
azioni morali: quando il soggetto sceglie una certa azione guidato da un principio etico oppure da un valore;
azioni tradizionali: si tratta di azioni che riflettono abitudini o regole sociali seguite in modo automatico;
azioni affettive: le azioni nascono da semplici bisogni emotivi dell'individuo.
LA DOTTRINA DEL "TIPO IDEALE"
Le scienze umane, invece si occupano della costruzione di tipi ideali, cioè di modelli interpretativi generali, che il ricercatore elabora selezionando o accentuando aspetti di questa realtà, al fine di creare una configurazione coerente.
Weber può parlare di "borghesia"
o di "economia cittadina" sapendo che nella realtà
concreta la fisionomia dei singoli individui appartenenti alla
borghesia o alle diverse economie urbane non è uniforme, e che
ognuno di loro può presentare tratti diversi ed eterogenei. Il tipo
ideale funziona come un modello di riferimento rispetto al
quale inquadrare i singoli casi è utile per stabilire confronti e
correlazioni, analogie e le eventuali differenze tra i fenomeni ricercati.
Il "tipo ideale può essere utilizzato anche in rapporto alla classificazione delle azioni
sociali. Solo astrattamente, esistono azioni "soltanto" morali, azioni "soltanto"
strumentali.
Le concrete scelte degli individui sono quindi una mescolanza di queste diverse categorie.
LA LETTURA WEBERIANA DELLA MODERNITÀ
Weber cerca di interpretare il cambiamento che ha investito la società occidentale a partire dall'età moderna, e che lui chiama "razionalizzazione". Lui intende affermare, la consapevolezza che "tutte le cose possono essere dominate dalla ragione", ovvero che "se solo lo si volesse, si potrebbe sempre giungere a conoscenza".
Questo si affianca a ciò che Weber definisce disincantamento del mondo, cioè al venir meno degli aspetti magici e religiosi della vita.
Secondo Weber, il processo di razionalizzazione ha modificato l'esistenza umana, conducendo a un'organizzazione della vita sociale fondata su criteri di razionalità ed efficienza.
Alcuni esempi sono:
- lo sviluppo della scienza e della tecnologi
- la nascita della burocrazia
- l'affermazione dell'economia capitalista
Molto bene per aggiornamento dei contenuti e cura del blog, meno per inserimento domande di verifica...
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